17 giu 2016 – Ha senso parlare di aerodinamica a proposito di una bicicletta gravel? È quello che si sono chiesti in 3t, marchio che già conosciamo per manubri e forcelle di altissima qualità e ora all’esordio con un telaio decisamente interessante, gravel appunto. Che poi altro non è che un’altra interpretazione di quella sfumatura sempre più infinita tra mountain bike e bicicletta da corsa. Ancora di più lo è il telaio Expoloro.
«Siamo partiti dal concetto che su una gravel si possono passare davvero tante ore a pedalare – spiegano da 3T – per cui ogni energia che si risparmia può essere utile, perché non partendo dall’aerodinamica?»
I test effettuati in galleria del vento sono stati fatti su una velocità di crociera di 32 chilometri orari invece dei 48 su cui si testano normalmente le biciclette da corsa. I risultati parlano chiaro.
Il guadagno evidenziato dall’utilizzo dei tubi in fibra di carbonio “Squaero” ad indicare la sezione squadrata ma più filante, stando ai test, rispetto alla classica forma tonda. La dimensione abbondante nasconde al vento la ruota posteriore a prescindere dalla sezione della copertura.
In realtà la Exploro è anche di più di un telaio aerodinamico. Partendo dall’utilizzo dei freni a disco e dal telaio opportunamente dimensionato, è in grado di montare sia ruote stradali che da mountain bike. Il diametro finale non cambia, ma il rendimento della ruota con maggiore o minore sezione modifica decisamente il carattere della bicicletta. Nonostante queste caratteristiche il telaio presenta un carro di appena 41,5 centimetri. Il passaggio dei cavi è completamente interno al telaio e permette il montaggio anche di gruppi elettronici lasciando il telaio perfettamente pulito.
Anche il supporto cambio posteriore si innesta direttamente sull’asse posteriore del mozzo facendo sì che allo sgancio della ruota anche il cambio si vada a togliere facilitando l’innesto della ruota.
Informazioni su: http://exploro.3tcycling.com
Redazione Cyclinside