9 giu 2016 – Versatilità è la parola d’ordine delle biciclette moderne. Quella elaborata da Canyon con il nuovo modello Endurace CF SLX, va fortemente in questa direzione. Non fermatevi ai freni a disco nell’analisi di questa bicicletta. C’è molto di più, a cominciare dallo sviluppo geometrico e dalla scelta di poter montare anche gomme larghissime. Non ci sono due ciclisti uguali. Sono partiti da qui in casa Canyon per l’elaborazione della nuova Endurace CF SLX. Il fine era anche cercare di migliorare il grado di comfort riducendo il carico sulla schiena e sulle spalle. Il risultato, dal punto di vista geometrico, è una bicicletta con una maggiorazione di 10 millimetri nello stack e una riduzione di 8 nel reach pur mantenendo le stesse proporzioni visive nel complesso della Ultimate CF SLX. Allo stesso tempo è stato allungato il carro posteriore a 41,5 centimetri, cinque in più rispetto alla Endurace CF.
D’altra parte anche le misure finali del nuovo telaio parlano chiaro in termini di comodità e c’è grande differenza tra le diverse misure al fine di garantire lo stesso tipo appoggio ai ciclisti di tutte le taglie.
La comodità dal reggisella
Il reggisella VCLS 2.0 è un concetto che già avevamo visto in casa Canyon. Consiste in due parti di composito, quindi in grado di assicurare elasticità, che permettono un assorbimento totale degli urti pur mantenendo in posizione stabile la sella. Non è, dunque, un reggisella ammortizzato, ma il comfort che ne deriva è notevole. Le proprietà del reggisella vengono sfruttate oltre la parte che svetta fuori dal telaio, ma anche nella parte interna. Il bloccaggio, infatti, è posizionato in posizione ribassata proprio per questo motivo. Il risultato è come se lo svettamento del reggisella fosse di ulteriori undici centimetri.
H31 Ergocockpit
Anche la zona manubrio è cruciale nella comodità. È una delle parti di appoggio del ciclista e in Canyon si sono concentrati su tutti i dettagli. Per la nuova bici è stato adottato un manubrio integrato (già visto nella Aeroad CF SLX) dal profilo aerodinamico che risulta anche più leggero del modello H11 già conosciuto in casa Canyon. La forma punta molto all’ergonomia: la curvatura ridotta permette di avvicinare le leve freno, inoltre la parte superiore è arretrata di sei gradi per assecondare l’appoggio delle mani. Il profilo aerodinamico, poi, aumenta la superficie d’appoggio. Il sistema innovativo di chiusura sulla testa forcella è stato elaborato per una pressione più bilanciata sulla struttura che, inoltre, rende positivamente nella rigidità laterale.
Freni a disco
L’adattamento dei nuovi telai ai freni a disco ha portato all’impiego dello standard flat mount con dischi da 160 millimetri e da 140 millimetri per la misura di telaio più piccola (la 2XS). Inoltre è previsto il montaggio delle ruote con asse passante da 12 millimetri con larghezza del posteriore a 142 millimetri: una sicurezza per quanto riguarda la stabilità della bicicletta e anche della ruota. E un bel punto fermo sull’evoluzione delle misure che spinge sempre di più ad abbandonare i 130 millimetri del posteriore.
Gomme larghe
Vista la tipologia di bicicletta e la geometria che le si è voluta dare si è scelto di equipaggiare la Endurace CF SLX con coperture da 28 ma lo spazio è sufficiente per arrivare addirittura a una sezione da 33 millimetri. Dimensioni che ben si accordano anche con i freni a disco da 160 millimetri e il perno passante.
Telaio e forcella
Dopo aver detto delle caratteristiche di comfort e degli accessori veniamo alla struttura principale. Quello di Canyon è stato un lavoro molto accurato per assecondare le esigenze di un progetto che parla di una bicicletta performante ma anche con caratteristiche molto decise in fatto di robustezza e rigidità.
La forcella pesa 325 grammi ed è un gran risultato. Si consideri che sono appena 30 grammi in più della forcella della CF SLX che però non è per freno a disco. Qui si è dovuto procedere ad aumentare gli strati di fibra di carbonio per assicurare la stabilità necessaria alla bicicletta e si è lavorato anche con resine in grado di sopportare le alte temperature che dovessero derivare dal freno.
Il risultato di peso, 820 grammi di telaio (misura M) è davvero importante o lo fa comparabile ai telai di vertice.
Una voce importante nel progetto riguarda anche l’aerodinamica. «Già a 14 chilometri orari è comunque la resistenza del vento la forza maggiore da sconfiggere in pianura – spiegano da Canyon – e la richiesta di poter andare più forte anche se non c’è da inseguire una prestazione assoluta, viene a qualsiasi livello di attività».
In questo senso si è lavorato in galleria del vento per trovare una forma più aerodinamica dei tubi senza perdere le caratteristiche di comfort e rigidità come è avvenuto in passato. In particolare si sono rese più aerodinamiche la parti maggiormente esposte al vento andando a recuperare rigidità nelle parti meno influenti dal punto di vista della penetrazione nell’aria.
Per lo studio dell’aerodinamica è stato realizzato un ciclista in carbonio al fine di simulare il rendimento effettivo su strada. Allo stesso tempo si è dovuto lavorare per recuperare in aerodinamica quanto si rischia di perdere con la presenza dei freni a disco. Lo studio di design che ne è conseguito ha tenuto conto di tutti i fattori e anche di ottimizzare l’efficienza di scorrimento dei cavi all’interno del telaio.
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Ulteriori informazioni: www.canyon.com
Redazione Cyclinside