15 giu 2016 – Kuota è un marchio giunto alla maturità: una gamma completa di biciclette che si impreziosisce anche quest’anno pur senza rivoluzioni. Come a dire: funziona tutto bene e seguiamo i nostri clienti e ce li teniamo pure stretti. Non serve allora cambiare tutto ogni anno, anzi. E la cura di Kuota verso i propri clienti inizia anche nelle soluzioni estetiche: «Se vi capiterà di vedere sul web colorazioni che non trovate sul nostro sito italiano – spiega Maurizio Canzi, general manager di Kuota – è perché seguiamo anche le richieste di altri mercati. Mentre alcuni colori in Italia non avrebbero senso».
Quella prevista da Kuota per il 2017, allora, più che una rivoluzione è una evoluzione dettata, intanto, dall’aggiornamento dei componenti che porta con sé pure altre idee.
E per una volta non si parte dal top di gamma, ma dal basso. La Kobalt viene proposta con grafiche nuove e montaggi molto interessanti. Parliamo di una bicicletta da 2000 euro che ha le carte in regola per riuscire molto bene sul mercato. È disponibile in versione Shimano Ultegra misto oppure con il gruppo completo Campagnolo Potenza, l’ultimo arrivato dalla casa vicentina. Nelle foto vedete la bicicletta montata con ruote in carbonio, la versione “ufficiale” prevede le Fulcrum Racing 7 (e anche le decal non sono ancora definitive), ma certo è che un telaio così (in totale, con la forcella, pesa “solo” 400 grammi in più del Khan, top di gamma) potrebbe essere montato con componenti di più alta gamma e non sfigurare in corsa.
Una novità assoluta riguarda il settore gravel. Questo tipo di bicicletta prende sempre più quote di mercato e la sua versatilità le permette di adattarsi a diverse situazioni senza la necessità di dover ricorrere a mezzi differenti. Due le versioni: Lifestyle e Race. La prima è una precisa richiesta del mercato nord europeo ma che potrebbe piacere molto pure qui. «Ci hanno chiesto una bicicletta da poter usare durante la settimana per andare al lavoro e spostarsi – continua Canzi – ma poi da poter usare anche nel fine settimana come una vera e propria bicicletta da corsa». Eccola qui allora, permette di montare gomme fino a 35 millimetri di sezione e può essere usata anche senza l’abbigliamento tecnico da corsa. «Io la vedo per fetta con i pedali ibridi da mountain bike e le scarpe multi uso» confida Canzi.
Versione touring (con supporto per parafanghi) o gravel pure, le due biciclette sono dotate di perno passante da 12 millimetri con un sistema di chiusura a “sgancio rapido” molto interessante. Un meccanismo di pre-settaggio della chiusura permette infatti di posizionare la leva nella posizione più congeniale potendo sfruttare la robustezza di questa soluzione senza rinunciare alla praticità. La verniciatura camouflage è piaciata tanto da estendersi anche al modello Kiral.
Nella parte alta del catalogo, invece, le novità sono minori. Come detto Khan, K-Uno e Kougar hanno aggiornamenti per quanto riguarda la componentistica, soprattutto nel top di gamma. I primi due modelli sono collaudati direttamente dai corridori professionisti dell’Androni.
Nella Kougar i freni sono stati rinnovati con una diversa regolazione delle molle.
Tra gli altri modelli si conferma il Kryon come il modello più venduto di casa Kuota. Le nuove decal lo rendono ancora più accattivante, soprattutto nella versione con grafiche gialle.
E i freni a disco?
Non mancano nemmeno quelli, dalla Khydra alle altre su cui è stata portata anche questa possibilità. «Non si tratta solo di aggiungere l’aggancio del freno – spiegano da Kuota – ma di riprogettare tutta la forcella per supportare la forza asimmetrica sul fodero. Devono essere riviste tutte le parti per evitare anche sollecitazioni anomale anche sulla serie sterzo, tanto per fare un esempio».
Il problema che ha portato alla sospensione della sperimentazione dei dischi in corsa ha portato ad uno slittamento di almeno sei mesi del mercato in questo senso.
«Fermo restando che avremo un periodo importante di convivenza dei due sistemi» Conferma Maurizio Canzi.
Fine delle novità? Per ora sì, ma Kuota sta già lavorando su alcuni dettagli. Si parla di un nuovo manubrio che arriverà prossimamente. Di tipo monoscocca e realizzato con uno stampo apposito per ogni misura cui verrà dedicato un attacco manubrio apposito.
GR
Non mi piace il reggisella bicolor della kuno