7 ago 2017 – Tanto di cappello a Michele Gazzoli. Una volata imperiosa, presa lunga ma senza tentennamenti, una supremazia che di solito siamo abituati a vedere con Kittel fra i pro, e fa abbastanza impressione vedere un talento così fra gli Juniores, almeno per quel che riguarda la volata. Ma sinceramente nell’esplosione di gioia avvenuta appena dopo l’arrivo non capisco il motivo di gettare in terra ciò che ti ha permesso di vincere.
La prima cosa che fa Gazzoli è gettare via gli occhiali. Onestamente non so come gli sia venuto in mente, non ricordo di aver mai visto nessuno farlo, e se fossi stato io primo sul traguardo di un Campionato Europeo penso che non mi sarei nemmeno ricordato di averli gli occhiali. Sicuramente non mi avrebbero dato fastidio.
Ma la cosa che mi ha infastidito di più è come ha buttato la propria bici in terra subito dopo l’arrivo. La bici che ti ha permesso di vincere il Campionato Europeo. Una bici che sarebbe da riportare a casa, inserire in una bacheca assieme al Trofeo ed all’originale della maglia di Campione Europeo e lasciare lì in esposizione, come un grandissimo ricordo. Ed invece cosa fa Gazzoli? La butta con noncuranza buttandosi fra le braccia dello staff dell’Italia per festeggiare. Perché questa scarsa attenzione alla bici? Perché non appoggiarla alle transenne e subito dopo festeggiare? Questo atteggiamento è secondo me poco rispettoso nei confronti degli sponsor e non è assolutamente bello da vedere. Se fosse stato fatto da un campione, ora parleremo di un brutto esempio dato ai giovani. Fatto da un giovane è ancora peggio.
Il video con i due momenti discutibili di Michele Gazzoli:
Stefano Boggia (www.daccordistore.it)
Sarà pure un campione di ciclismo ma è anche un campione di arroganza e antipatia.
Che riveda il suo esultare e il suo comportamento assurdo.
Inguardabile.
io purtroppo non vedo arroganza ,vedo dell’altro, proprio nel gesto di buttare la bici..Vedo un ragazzo di 19 anni che ne ha già piene le palle di farsi il “mazzo” e una volta raggiumto l’obbiettivo vuole separarsi dal su mezzo, ormai diventato mezzo di tortura. A mio parere sopratutto in Italia i ragazzi vengono esasperati e già a 18 anni si allenano come i prof che devono affrontare il tour..sempre a tutta tutte le domeniche….un volta arivati a 22/23 anni si esaurscono e addio bicicletta…Forse sono un po’ pessimista ma questo spiega anche la penuria di ciclisti italiani di livello.
per fortuna ci sono campioni più rispettosi di lui….ma chi crede di essere?…bella pubblicità per l’Italia…BRAVO
Abbiamo eliminato qualche commento pesante. Evitiamo gli insulti per favore. È stato un gesto infelice, evidentemente seguendo qualche modello sbagliato che pure c’è tra i professionisti. La reprimenda ci sta tutta ma non dimentichiamoci della giovane età.
Peccato soprattutto per i valori del ciclismo però, che sono alla base delle vittorie di tutti i grandi campioni.
Quanto è bello criticare quando si è esterni…quando si fanno cose di questo genere c’è sempre qualcuno che guarda il pelo nell’uovo, a puntare il dito. Ma pensate alla gioia, all’emozione e all’adrenalina che aveva in quegli attimi, ma soprattutto all’impresa che ha fatto, anzi, che hanno fatto, dopo che non si vedeva da anni. Se ha vinto non è grazie alla bici, ma ai suoi amici e compagni di squadra e alle sue doti da velocista, ma nonostante tutto ciò vi soffermate solo sul fatto degli occhiali e della bici, mettendolo di conseguenza in cattiva luce, complimenti. Siete da applausi.
Non trovo nulla di scandaloso,un attimo di sfogo da un’analisi tensione accumulata da ,giorni,io lo ho visto vincere don da quando era esordiente,si è sempre fatto un mazzo per esserci,e quando faceva (.lavorare i compagni lui alla fine portava a Casa il risultato ..la bici? È un mezzo meccanico ,non esageriamo,non si è fatta nulla
Ciao Stefano… scusami ma non condivido questa voglia di criticare sempre tutto e tutti !!!
Il gesto fatto da Michele può piacere oppure no… ma – mi spiace contraddirti sul fatto che nessuno l’abbia mai fatto !!! – trattasi di semplice emulazione di un campione estroverso ma da tutti riconosciuto tale come Peter Sagan…
Riguardati il video dei Mondiali di Richmond e vedrai che lancia bici… casco… occhiali e guanti !!!
https://youtu.be/Sx93Pj5-Ivs
dopo aver tagliato il traguardo, dandosi dei colpi sul petto ma cosa dice il ragazzo vittorioso, voi riuscite a leggere il labiale, a me sembra che dica qualcosa che lascio a voi interpretare.
Il ragazzo parte male: é grazie agli sponsor, al lavoro della squadra e dei meccanici se é arrivato lí.
Va bene l’adrenalina del momento, ma lanciare via gli occhiali cosí, e buttare via la bici da un lato, é davvero poco professionale.
Bocciato.
@Daniele Fiorin: non per fare l’avvocato del diavolo, ma Sagan lancia la sua bici dritta verso l’assistente, mica la butta a bordo strada.
Occhiali e casco li lancia sulla folla: non mi stupirei affatto se é proprio il suo sponsor che gli ha detto di farlo ;-)
Getta occhiali e bdc perché non ha tirato fuori un euro per avermi,bdc da migliaia di euro trattate così dovrebbero fargliela pagare decurtandola dalli stipendio,non si tratta così il mezzo che ti farà ricordare nella storia del Ciclismo.
Mi spiace dirlo ma questo è già alla frutta.
È un atteggiamento tipico deiragazzi, che appena raggiunto un obbiettivo, pensano che tutto sia nelle loro mani… questo invece è il momento di pensare cosa fare da grande… senza atteggiamenti che “mortificano ” il risultato appena ottenuto, proprio con quel mezzo che quasi con disprezzo…
Sintomatico dell’educazione dei giovani d’oggi.
La società dovrebbe sanzionarlo a dovere e lo sponsor fargli pagare i danni.
Inammissibile da parte di un perdente che lo fa per rabbia, figuriamoci da uno che vince.
Questo è e resterà sempre un mediocre cialtrone, umanamente parlando.