Da un punto di vista pratico il tubolare si monta più rapidamente del copertoncino. Non occorrono arnesi ma solo la forza delle braccia e un po’ di pratica.
Se quello che deve essere montato è un tubolare già usato l’operazione sarà piuttosto facile poiché la gomma sarà già stata un po’ allentata e per il montaggio non occorrerà una forza eccessiva.
Diversa la situazione per un tubolare nuovo. La prima cosa da fare, se pure il cerchio è nuovo e quindi mai sporcato con il mastice è dare una prima passata di collante sul cerchio. Basta uno strato sottile e non eccessivo che si lascerà asciugare per una decina di minuti prima di passare un altro strato sempre sottile di mastice fresco.
Una raccomandazione: il mastice, quando lasciato riposare nel tubetto tende a separare la parte di solvente dal collante vero e proprio. Per questo motivo prima di essere utilizzato conviene sempre che venga mescolato con uno stuzzicadenti.
A questo punto va applicato il tubolare. Per facilitarne il montaggio di un tubolare nuovo è abitudine forzarlo un po’ tendolo fermo a terra con un piede e tirandolo con entrambe le braccia come per allungarlo. Oggi i produttori di tubolari sconsigliano questa operazione perché dicono che potrebbe indebolire la copertura. In ogni caso, soprattutto se non siete molto pratici delle operazioni da fare, vi consigliamo di fare una prima prova senza mastice, così da valutare bene movimenti ed eventuali errori che, col mastice, porteranno inevitabilmente a sporcarsi. Se le operazioni sono fatte come si deve, invece, si può montare un tubolare senza sporcarsi affatto.
Ad ogni modo, prima di procedere al montaggio del tubolare, conviene dargli un po’ di consistenza gonfiandolo.
Prima di applicare il tubolare sul cerchio alcuni preferiscono spalmare un po’ di mastice direttamente sul tubolare. Può essere un’accortezza in più per la sicurezza.
L’applicazione del tubolare sul cerchio dovrà avvenire dalla valvola di gonfiaggio. Questa dovrà essere infilata nell’apposito foro, successivamente si applicherà una forza abbondante per stendere il tubolare lungo la gola del cerchio. Conviene poggiare il cerchio a terra davanti alla persona e spingere in giù sfruttando il peso del busto. È importante in questa fase esercitare la massima forza perché la gomma venga distesa opportunamente. Se ben eseguita questa operazione la parte finale della gomma andrà in sede senza sforzi eccessivi (questa è soprattutto l’operazione da testare in precedenza, prima di applicare il mastice.
Terminata l’operazione si gonfia il tubolare e se ne verifica l’allineamento.
Dovrà passare almeno una nottata perché la colla si secchi sufficientemente da garantire la tenuta necessaria alla gomma.
In caso di foratura
La comodità dei tubolari è proprio la velocità di sostituzione in caso di foratura. Per staccare un tubolare dal cerchio sarà sufficiente fare forza con le mani fino a provocare il distacco della prima parte. Successivamente andrà tirato via il resto e si potrà montare il tubolare di scorta.
Come ricambio è meglio avere un tubolare già usato. Trovandosi con la fettuccia già sporca di mastice l’incollaggio sarà migliore poiché, una volta montato il tubolare di scorta (in questo caso non va applicato del mastice nuovo) il calore sviluppato dall’utilizzo fare sciogliere leggermente la colla e la gomma aderirà bene.
Attenzione però, anche se il tubolare di scorta è in buone condizioni bisognerà procedere con prudenza per il resto dell’uscita. L’incollaggio “a secco”, infatti, non dà garanzie di tenuta e le curve sarà bene affrontarle con molta cautela.
Si riparano i tubolari?
Certo che sì! Tuttavia non è un’operazione molto pratica da eseguirsi. Una volta individuato il punto di foratura e rimosso l’eventuale corpo estraneo va scollata la fettuccia nella zona in questione e tagliata la cucitura che tiene uniti i lembi delle tele. Si provvede quindi a tirare fuori la camera d’aria nella zona forata e ad applicarle una toppa. Richiudere tutto non è così facile visto che va ricucita perfettamente la tela (attenzione perché un lavoro approssimativo potrebbe cedere sotto la pressione di esercizio della gomma) e incollata nuovamente la fettuccia con un mastice apposito (non quello utilizzato per il montaggio del tubolare).
Dal punto di vista pratico non si tratta di una operazione comoda e conveniente. Se il tubolare è molto leggero e sottile c’è il rischio di avvertire lo spessore della toppa durante la pedalata e, in ogni caso, un tubolare riparato non potrà essere considerato come nuovo. Meglio tenerlo di scorta.