17 set 2015 – È arrivata la Bianchi-Eroica, parliamo della bicicletta. Esordio un po’ in sordina per quella che doveva essere il fiore all’occhiello di una sponsorizzazione che sancisce, di fatto, l’unione di due belle realtà italiane. Un marchio prestigioso, con 130 anni di storia (quest’anno) che costruisce biciclette di tutti i tipi e la manifestazione che, più di tutte al mondo, è sinonimo di storia ma anche di stile in bicicletta. E Bianchi, sullo stile, sta investendo parecchio: dai Bianchi Café & Cycles a quel Celeste, colore che da solo vale un marchio, che è stato ammodernato proprio di recente, con l’arrivo della Specialissima, una delle biciclette tecnicamente più avanzate che si possano trovare sul mercato. Un nome da top di gamma, oggi in fibra di carbonio e sistema di assorbimento delle vibrazioni unico nel suo genere.
La Specialissima di una volta era in acciaio, top di gamma della sua categoria. È proprio a quella che Bianchi si è ispirata per la realizzazione della Bianchi-Eroica. Compare ben in evidenza sul tubo obliquo. Logo retrò, rosso contornato d’oro per Bianchi, bordeaux per L’Eroica. Nella posizione in cui una volta venivano marchiate le biciclette più importanti.
Acciaio e cromature. Per i tubi la serie Zona di Columbus, per i componenti la fatica di trovare qualcosa di attuale ma in grado di soddisfare i requisiti dell’Eroica. La manifestazione di ciclismo vintage (che si svolgerà il 4 ottobre prossimo in Chianti) vuole bici in acciaio, comandi al telaio, fili dei freni esterni al manubrio e pedali con puntapiedi. Accetta anche biciclette moderne (è specificato da sempre nel regolamento), purché rispondenti a queste regole, ma chi produce più certi componenti?
Campagnolo ha fornito una versione speciale di cambio e deragliatore Veloce: con su il solo marchio, senza modello (niente modello), il resto è stato ricercato altrove, più lontano, forse troppo. Probabilmente è significativo, oggi, che se si vogliono trovare componenti in “stile” eroico, senza pescare nel vintage, non resti che andare nel “Far East”. Certo stride un po’ quella componentistica dichiaratamente taiwanese su una bicicletta che dovrebbe avere sapore e retrogusto italiani, tanto più quella guarnitura a tre bracci che sa di bassa gamma. Naturalmente si tratta di un’operazione commerciale che piacerà soprattutto all’estero, visto anche che in Italia, con un po’ di pazienza, si può reperire una bicicletta Bianchi, originale, montata Super Record, in condizioni perfette a poco più della metà del prezzo di listino di questa Bianchi – Eroica (il cui prezzo ufficiale è stato fissato in 3.149,00 euro – attualmente è in corso la promozione per L’Eroica che prevede 500 euro di sconto) che, da par suo, si va comunque a collocare tra le biciclette da collezione anche se i collezionisti masticano un po’ amaro.
Nell’attesa dell’uscita della bici, di cui si parla da quando è nata la sponsorizzazione della casa di Treviglio per l’Eroica, qualcuno aveva immaginato anche un rifacimento dello storico gruppo Super Record di Campagnolo. Operazione difficile e rischiosa, che richiede certezza di grandi numeri e comporta un rischio di prezzo elevato del prodotto finale. Avrebbe funzionato? Ammesso che l’immaginazione avesse basi nella realtà, per ora, resteremo col dubbio. Certo la tendenza vintage che diventa moda e stile, forse, avrebbe meritato una scommessa in più, d’altra parte la grandezza di un marchio è data dall’alta tecnologia raggiunta ma pure dalla sua storia che la rende affascinante al mondo e ne diventa il trampolino di lancio.
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GR