Abbiamo parlato del tipo di bici da scegliere e ne abbiamo analizzato i dettagli tecnici per capire cosa ci può servire davvero e cosa no. Ora è il momento di affrontare il tema dell’usato. Non è certo necessario comprare una bicicletta nuova per viaggiare e, anche se si possiede già un mezzo a pedali, ci si può rendere conto che non è quello ideale che fa per noi. Una bicicletta da città può non essere adatta a un viaggio impegnativo. Oppure, semplicemente, è troppo vecchia o scarsa da non valere la pena procedere con adattamenti che sarebbero troppo costosi. L’importante, come dimostra la ragazza nella nostra foto, è viaggiare tranquilli.
La foto di apertura è di Marco Cislaghi (diritti riservati)
Dove cercare l’usato
Il primo problema da affrontare è trovare un posto dove poter acquistare un buon usato senza correre il rischio di spendere troppo e male. Ovvio, allora, che il punto di riferimento ideale sarebbe un negozio specializzato, ma il tipo di bicicletta che stiamo cercando può essere difficile trovarla, usata, in negozi del genere. Chi ha un punto vendita, in genere, ritira l’usato per favorire l’acquisto di una bicicletta nuova e si tratta di una operazione che ha una convenienza sull’alto di gamma da corsa o mountain bike. Difficile, ad esempio, trovare una bicicletta da trekking usata in un negozio. Qualcosa di più si può trovare nelle mountain bike, anche se qui si tende all’alta gamma, come detto , col rischio diavere prezzi che rischiano comunque di andare fuori budget per il viaggiatore medio. Non stiamo dicendo che la mountain bike di alta gamma non vada bene per viaggiare perché costa, intendiamoci, ma solo che non è l’ideale proprio perché, come una specialissima da corsa, rende difficoltoso il montaggio di un portapacchi e comunque punta più alla leggerezza che alla robustezza nell’accezione intesa da chi viaggia. Anche l’impostazione geometrica è più agonistica che turistica.
Una buona risorsa diventano allora i siti di vendita on line, non necessariamente di negozi specifici del settore, ma anche quelli generici (tipo subito.it, per intenderci) che, però, fanno solo da tramite tra venditore e acquirente. Il problema, qui, diventa l’affidabilità di ciò che si acquista. Comprare on line rischia di essere sempre un salto nel buio.
Bisogna distinguere, però, anche on line due tipi di venditori: il privato e il negozio specializzato. Del primo bisogna fidarsi e i siti ovviamente non si assumono la responsabilità di ciò che viene scritto negli annunci (comunque, leggete bene le clausole), i negozi che vendono on line, invece, hanno – dovrebbero avere – una reputazione da salvaguardare e tendono ad essere affidabili. Tuttavia l’affare si fa proprio con i privati che vendono a prezzo di realizzo, senza il ricarico che necessariamente mette su il negozio (in questo caso, però, potrebbe esserci un lavoro pure minimo di revisione tecnica ad ulteriore garanzia dell’acquirente. Lavoro che è giusto far pagare ovviamente).
Anche per i siti di vendita diretta (che non fanno da tramite tra privati) valgono comunque le regole della prudenza. Basta fare una ricerca su un motore di ricerca per capire l’affidabilità e la serietà del sito stesso. Se ci sono degli utenti che sono rimasti scontenti state pur certi che lo avranno manifestato on line. Poi si può anche chiedere attraverso le comunità dei social network o sui gruppi di discussione dedicati alla bicicletta. Qui potrete trovare anche persone esperte e disinteressate che possono darvi una mano in caso di dubbio.
Cosa controllare
Alla fine il problema è tutto qui: chi acquista ha paura di portarsi in casa qualcosa che si rivela al di sotto delle aspettative o, peggio, con qualche difetto taciuto furbescamente da chi vende. Un controllo si può fare anche a distanza, magari chiedendo le foto giuste da farsi mandare (meglio se a fuoco) anche se alla base dovrà restare la fiducia nell’interlocutore.
Con le foto certo non si potrà capire se un movimento centrale gira bene o meno o se la serie sterzo è da sostituire, ma ci si può fare un’idea piuttosto chiara di come è stata trattata la bicicletta dal proprietario precedente. Visto che non si tratta di biciclette top di gamma e probabilmente comprate per essere usate e sfruttate al massimo, più che coccolate, il rischio è che la manutenzione non sia stata regolare (una cosa è fare un controllo periodico, altra e portare la bici dal meccanico quando si evidenzia un problema).
Vedere i punti strategici dove si possono nascondere cricche o problemi che testimoniano incidenti taciuti servirà a capire lo stato delle cose (anche per valutare come reagisce chi vende di fronte a queste richieste).
Ad esempio se la bicicletta ha subito un colpo importante sulla forcella potrebbe presentare un’irregolarità sul tubo obliquo (all’altezza di dove una volta si fissavano i manettini del cambio). Una foto di profilo di questa zona evidenzierà il problema (toccare con mano sarebbe meglio ovviamente).
Vedere i dettagli delle giunzioni dei tubi sarà la cartina al tornasole dello stato della bicicletta. Certo, non si potrà valutare se il telaio sia più o meno deformato (per cui vale sempre la regola di far passare una corsa sul tubo di sterzo e, dopo averla agganciata ai forcellini posteriori, verificare l’equidistanza dal tubo piantone), ma i dettagli possono dire tanto.
Una foto in vista posteriore del cambio di velocità servirà a valutarne il corretto allineamento. Poi sono da valutare lo stato dei pattini freno e della catena (che probabilmente sarà bene sostituire visto che la spesa non è eccessiva).
Per le mountain bike in particolare, occorrerà valutare lo stato delle sospensioni. Gli steli della forcella e l’eventuale stantuffo dell’ammortizzatore non devono presentare righe e nemmeno tracce d’olio che sarebbero la testimonianza della necessità di revisionare la sospensione. Il carro posteriore ammortizzato può presentare un certo “gioco” tra gli snodi, segno di usura e probabilmente necessità di sostituzione di cuscinetti o boccole.
Revisione totale
Una volta che si ha la bicicletta tra le mani è da mettere in conto un controllo generale del mezzo. Potrebbe essere il caso di sostituire i cavi dei freni e di cambio e deragliatore. Non tanto perché si saranno usurati, ma perché potrebbero non scorrere al meglio nelle guaine (da cambiare pure) e rendere tutte le operazioni meno fluide (in casi estremi rendere difficile la cambiata).
Pattini dei freni e gomme sono pure soggetti ad usura e vanno valutati con attenzione per verificare quanto sono consumati oppure se sono diventati troppo secchi. La presenza di screpolature è un segnale inconfutabile.
Le ruote, soprattutto se il cerchio è a basso profilo possono essere da centrare e qui è bene rivolgersi a chi ci sa mettere le mani perché è elevato il rischio di fare disastri vista la complessità della ruota.
Troppo prudenti? Forse sì, ma è meglio essere prudenti su ciò che si acquista senza poter toccare subito con mano. E pure potendone avere contatto diretto, i dettagli da guardare sono quelli indicati in questo articolo.
Redazione Cyclinside