21 giu 2017 – Scorrevolezza, ma anche una tenuta fantastica. È così che è stato presentato il copertoncino Power Competion di Michelin e certo provarlo, ci siamo resi conto subito, è fonte di aspettative vista la gran presentazione che ne è stata fatta a diversi livelli.
Soprattutto per quei 10 Watt dichiarati che farebbe risparmiare a 35 chilometri orari su un percorso ideale di 40 chilometri. Vero? Oppure è solo marketing?
Una struttura evoluta
Il Power Competition è un copertoncino che non lascia nulla al caso. Le tele sono finissime, da 180 TPI, a triplo strato e sono la garanzia dell’elasticità della struttura, la protezione in aramide sostituisce il classico Nylon nell’evitare le forature. La mescola superiore è realizzata ottenendo un risultato eccezionale in termini di resistenza al rotolamento. Il tutto in 215 grammi di peso a gomma per la sezione da 25 millimetri oggetto della nostra prova.
La prova
Il primo test di ogni copertura è la facilità di montaggio. Anche il Power Competition, essendo un top di gamma, non è da meno rispetto alla media dei concorrenti. La struttura è sufficientemente morbida da non richiedere quasi attrezzi per il montaggio. L’ultima spinta l’abbiamo data con un cacciagomme in resina (visto che abbiamo montato le coperture su un cerchio in fibra di carbonio), ma non c’è stato molto da faticare, buon segno (merito anche del cerchio non esasperato come altezza dei fianchi, ma comunque sottolineiamo la bontà della gomma anche in paragone ad altre dello stesso livello).
Scorrevole? Certamente lo è. Come detto in occasione di altri test, non abbiamo effettuato prove sul banco, quindi non ci è possibile dire dell’effettiva scorrevolezza della ruota (che va testata anche con un carico plausibile per mettere in azione gli attriti interni alla gomma così come avverrebbe su strada). La prova empirica, effettuata in un tratto di discesa, a parità di condizioni meteo, pressione della gomma e velocità, ha dato un risultato interessante. La scorrevolezza pare essere davvero notevole. Ancora più evidente, però, è la tenuta in curva.
Questo, a ben guardare, è il dato più notevole di queste gomme che seppur senza confronto cronometrico che lasciamo a chi corre da professionista (e avrebbe buon motivo per usare le Michelin Power Competition vista la potenza minore necessaria per raggiungere determinate velocità) permettono di affrontare in sicurezza e più forte le curve. L’aumento del 35 per cento del grip laterale è un dato riscontrabile facilmente in bicicletta.
Ovviamente a patto di rispettare i giusti parametri di gonfiaggio perché esagerare, come si tende a fare in molte occasioni, non aumenta la scorrevolezza, anzi, la fa calare e fa perdere pure in tenuta (abbiamo fatto qualche prova al riguardo e possiamo confermare).
Conclusioni
Resa ottimale che vedremmo bene anche in corsa, magari in qualche cronometro visto che i professionisti ancora sono propensi ai tubolari. Ma con questi Power competition si avrebbero delle performance davvero notevoli. Nello scorrimento abbiamo detto, ma anche in frenata. La particolare composizione della mescola, infatti, permette un grip notevole in caso di frenata. L’aumento del grip longitudinale è quantificato del 10 per cento tanto da far dire a Michelin che si tratta di una gomma “già pronta per i freni a disco“. La frenata è sempre molto pronta ed è più difficile portare a bloccaggio la ruota. Il tutto per una gomma che si può acquistare a un prezzo di circa 40 euro. Niente male davvero.
Ulteriori informazioni: http://power-bicicletta.michelin.it/
Redazione Cyclinside