20 lug 2017 – Parte tranquilla la tappa dell’Izoard o meglio: parte calma per gli uomini di classifica, tanto che nella prima parte di gara vanno via più di 50 corridori nel disinteresse di chi conta.
Mentre davanti si fa una corsa, dietro se ne fa un’altra e la comparsa, a tirare, dell’Ag2r fa pensare a possibili sviluppi sulla salita finale.
Tra i rimanenti della fuga iniziale è Lutsenko, compagno di squadra di Aru, a prendere in testa la salita dell’Izoard. Ha recuperato i danni fisici dovuti a una caduta a inizio Tour (che rammarico per il Campione d’Italia) e si è portato in avanti facendo sperare gli italiani.
Impietoso l’Izoard che nel suo inizio fa vedere ben presto un Aru tutt’altro che brillante. Da davanti si ferma Mollema ad aspettare Contador mentre Lutsenko prosegue. Per Aru c’è Kozhatayev, in fuga anche lui la mattina e quindi ripreso per aiutare il capitano ma per troppo poco.
Il copione è lo stesso di ieri purtroppo e allo scatto di Martin Aru perde le ruote assieme a Quintana.
L’azione più clamorosa è quella di Landa che ha poco più di tre chilometri dell’arrivo accelera e lascia tutti. Classifica? Vittoria di tappa? Dietro intanto Froome rimane pericolosamente da solo e la classifica è sempre corta. Intanto viene riassorbito Lutsenko.
Aru, staccato, perde metri ma non naufraga, almeno non subito. Fa la faccia brutta, quella della fatica disperata, ma è un leone e non molla. Gli Italiani presenti sulla salita sono tantissimi e c’è da applaudire.
A tre dall’arrivo parte Bardet seguito subito da Froome e Uran.
Lo sparo finale e micidiale è quello di Froome. Fa il vuoto, stavolta in salita in un’azione che non eravamo abituati più da parte dell’inglese. Bardet e Uran rientrano su Froome e anche su Landa.
All’ultimo chilometro Barguil rimane da solo staccando l’ultimo rimasto, Atapuma. La maglia a pois taglia per primo il traguardo mentre dietro ci prova a ancora Bardet che taglia il traguardo davanti a Froome, i due si piazzano terzo e quarto. Aru perde più di un minuto ed ora è in quinta posizione superato da Landa.
La vittoria di Barguil è da applausi. Oggi ha confermato in maniera definitiva la leadership della classifica degli scalatori e questa vittoria è la perfetta consacrazione di un futuro campione.
Redazione Cyclinside