13 ago 2018 – A un anno da Luciano Berruti ho molte più sue foto. Me ne sono accorto durante quest’anno, in cui si è parlato di Luciano più che mai. Lo davo quasi per scontato prima. C’era L’Eroica, c’era Luciano. All’Eroica c’era il Berruti. Era ovvio come quel tornare a casa, sensazione che chi vive L’Eroica da un po’ conosce perché conosce le persone che ci sono attorno e dentro. E prima ancora il modo di pedalare che forse gli era appartenuto una volta.
Berruti era ovvio fino a un anno fa. Quando ci siamo svegliati che Luciano non c’era più e giravano telefonate a chiedere conferma sperando in uno scherzo, seppur macabro.
Invece Luciano era già diventato parte della sua storia.
Io un anno fa mi rendevo conto di non aver mai fatto una foto con Luciano Berruti. Spesso mi sorrideva, si metteva in posa, ma non avevo mai avuto il coraggio di dirgli di farmi una foto affianco a lui. Il fotografo è spettatore, non protagonista, mi sono sempre detto. E finisce che non chiedo mai una foto nemmeno a quelli che a furia di fotografare diventano amici o, in qualche modo, parte della tua storia. Perché le chiacchiere col Berruti, ovunque lo si incontrasse, erano una piccola scoperta e un arricchimento. Ma quante ne aveva da raccontare?
Capisco “il Brocci” che da quel giorno si era chiuso in se stesso. Un dolore da sfogare scrivendo per non perdere il capitale di Berruti. Esperienze e racconti da cui uscì un bel libro.
Io quel giorno cercai le foto di Luciano, ma ne avrei trovate altre anche dopo. Perché molte volte, nel mio archiviare rapido non scrivevo il suo nome. Bastava mettere l’Eroica per comprendere anche lui. E così quando ho cercato proprio le sue foto alcune mi sono sfuggite. Le ho ripescate in questo anno. Un po’ cercando e un po’ per caso. Quando trovavo il suo sguardo vispo mi fermavo un attimo e aggiornavo l’archivio.
Ne pesco alcune a caso allora e le metto qui di seguito. A salutarlo ancora una volta. E poi rimando a quelle belle parole che scrisse per lui Gino Cervi, amico di libri ed eroiche.
Ricordando Luciano. A un anno da quando non c’è più.
Guido P. Rubino