16 mag 2019 – L’avevamo buttata lì, ieri: ci vorrebbe un miracolo a San Giovanni Rotondo. Non pensavamo di avere l’invocazione carica e neanche così tanto. Sì perché nella sesta tappa del Giro una miracolo c’è stato. Noi pensavamo al tempo, ed è stato bello, ma abbiamo avuto anche di più: una classifica tutta nuova.
Il Giro sorride e pure l’Italia tornata al sole con una Maglia Rosa che brinda all’avventura.
Niente Roglic in testa dal primo all’ultimo giorno come poteva sembrare vedendo la forma attuale dello sloveno.
Non che siano cambiati i pesi dei pretendenti a sua maestà la Maglia Rosa di Verona, ma intanto lassù, in cima alla classifica, c’è Valerio Conti, professione: pirata di giornata.
Al Giro d’Italia ci sono le tappe per i velocisti, tutte lì in fila e poco più, dal finale scontato, e quelle per gli assaltatori. E allora, se le cose si mettono bene, nella giusta alchimia di arrivo abbastanza duro da non far sperare in una volata e con gli ingredienti giusti a scappare via dal gruppo, così da soddisfare tutte le squadre, il miracolo può succedere.
Solo che ogi si è andati oltre. La fuga era così ben assortita che alla fine la Jumbo Visma, la squadra della Maglia Rosa, Roglic, ha lasciato fare e non si è dannata più a trattenere il simbolo del primato. I secondi sono diventati minuti e i minuti posizioni di classifica.
Valerio Conti si era fatto si è fatto bene i calcoli e sulla salita nel finale ha approfittato di uno scatto di Fausto Masnada per incollarglisi alla ruota e poi dare i cambi a testa bassa per come riusciva. Un accordo d’istinto tra maglie diverse, tutti e due col bottino grosso davanti: a te la tappa e a me la maglia che non c’è da fare i cannibali qui: è da un boccone enorme così da non rischiare indigestioni.
E allora è andata così, come nel più classico dei romanzi ciclistici. Per Masnada una lacrima all’arrivo dedicato allo zio, scomparso pochi giorni fa e al quale, prima di partire dal Giro, aveva promesso una tappa. I miracoli succedono.
Con Conti festeggiano i suoi tifosi e tutta la Roma ciclistica.
Ma non hai paura ad andare in bicicletta a Roma? La cronaca dice che è pericoloso, ma anche che sono sempre di più a pedalare. E allora la passione dice di no e regala anche una Maglia Rosa. In quest’Italia ciclistica giovane qualcosa forse sta davvero cambiando. Giulio Ciccone mantiene la sua Maglia Azzurra da salitomane. Conti sorride, quasi imbarazzato dal bacio della miss stampato sulla guancia. Roglic si cuce i pantaloncini strappati in una caduta e domani si torna a pedalare in una tappa che può essere da brividi per avventure e luoghi. Si va a salutare L’Aquila, ma questa è già un’altra storia.
Guido P. Rubino