21 lug 2019 – Schiaffi, di quelli forti, nel finale di tappa. Anzi prima. Perché la selezione si è cominciata a fare nella penultima salita di giornata per poi vedere una crisi di Alaphilippe che, alla fine, si mostra battibile. Chi guadagna di più è Thibout Pinot che arriva a 30 secondi da un irresistibile Simon Yates che vince la sua seconda tappa.
Attacca anche Landa (che viene ripreso nel finale da Pinot, ma gli tiene la ruota) e qualcosa guadagna anche Thomas su Alaphilippe.
Il Tour de France, alla vigilia della seconda giornata di riposo, si apre di nuovo e non dà più niente per scontato.
Ultimo giorno a far su e giù per i Pirenei, il Tour de France incontra il brutto tempo e la voglia di rivalsa di Mikel Landa. Grande fuga iniziale (all’inizio pure con Nibali) e poi selezione naturale lungo le salite che si sono susseguite nella corsa.
Nell’ultima salita sono rimasti davanti Geschke e Simon Yates inseguiti da un Bardet in cerca di rivincite insieme con Quintana e altri cacciatori di giornata.
Nella salita finale si stabiliscono vinti e vincitori e Simon Yates mette subito le cose in chiaro lasciando secco Geschke, mentre dietro si stacca Quintana sotto la spinta forte di Landa.
Nel gruppo della maglia gialla è la Jumbo Visma a fare l’andatura anche per contenere l’attacco di Landa che intanto stacca pure Bardet e trasforma la salita finale in un testa a testa con Simon Yates.
Da dietro le accelerazioni di Pinot sgretolano il gruppo maglia gialla, fa fuori Thomas e, alla fine, perde le ruote anche Alaphilippe, per la prima volta in evidente difficoltà (in poca strada perde subito una trentina di secondi).
Gli scatti di Pinot alla fine schiantano anche Egan Bernal che si vede costretto a salire di passo invece che rispondere a Pinot.
Va Pinot, dinoccolato e scomposto, ma efficace più che mai. Mentre Alaphilippe sale a calci e viene ripreso da Thomas resistendo come può per cedere allo scatto di Thomas e rimanere inesorabilmente solo sotto al diluvio che allaga il finale di tappa. Nulla è perso per lui, ma certo non dà più la sicurezza dei giorni scorsi: ha fatto vedere ai suoi avversari il suo punto debole: sul ritmo alto imposto dagli altri in salita, alla fine, ha pagato dazio. E con le Alpi in arrivo ha di che stare preoccupato.
Redazione Cyclinside