19 apr 2018 – Daniel Oss è una testa spumeggiante di idee e riccioli che saltano fuori appena toglie il cappello o il caschetto. Lo vedi, ci scambi qualche parola e pensi che a volte i capelli sono lo specchio del carattere. Un po’ ribelli e fanno allegria, quelli Daniel, nato a Trento con base a Torbole sul Garda.
Daniel Oss e il ciclismo moderno che gli piace da matti e si vede pure in questo mix di guasconeria e professionismo assoluto. «Il periodo ciclistico in cui avrei voluto correre? Decisamente questo» Non ha dubbi e col suo modo di fare piace ai giovanissimi e racconta il ciclismo come sport moderno e spettacolare. Quello che puoi fare sorridendo appena possibile ma che quando c’è da spingere sui pedali si dà tutto, fino al 110 per cento, dice lui. E i risultati parlano chiaro. Daniel Oss è anche uno dei compagni di squadra preferiti da Peter Sagan alla Bora – Hansgrohe, caratteri simili per certi versi e interessi che vanno oltre la bicicletta.
«Non posso pensare solo alle corse e ad allenarmi, fare altro per me è un modo anche per scaricare la tensione della gare e arrivarci più sereno e concentrato».
E allora Daniel, che nel tempo libero suona il basso “sì, ma senza pretese eh, strimpello un po’ le musiche che ascolto quando mi voglio dare la carica, magari mentre vado verso la partenza o prima di una cronometro, ma poi non me lo posso portare dietro alle gare perché con i viaggi aerei sarebbe un problema” si racconta nella sua visione del ciclismo moderno ma che deve avere sempre una base di divertimento.
«La tecnologia mi piace da matti e cerco di sfruttare tutti gli strumenti di cui disponiamo per allenarci nel modo migliore, però mi piace anche pedalare tranquillo, come mi sento sul momento. Ecco com’è nata l’idea di Just Ride».
Just Ride è un’iniziativa portata avanti da Daniel e già alla seconda edizione. Questo è il momento che deve riprendere la bicicletta dopo il recupero conseguente alle Classiche. Però non ci sono programmi e tabelle da rispettare. Ci sono chilometri da fare, quelli sì, ascoltando le sensazioni del momento.
«E allora piuttosto che allenarmi sempre sulle stesse strade ho pensato di fare una pedalata su un percorso nuovo, da Milano a Roma, dove arriverà l’ultima tappa del Giro d’Italia».
Daniel Oss è partito proprio oggi, dopo aver fatto una visita simbolica al Velodromo Vigorelli a Milano. Ha girato in bicicletta con Andrea Pusateri, atleta paralimpico che lo accompagna nella sua prima tappa del suo viaggio verso Roma.
Stavolta si pedala “senza guardare i watt” e con compagni occasionali, qualche sosta nei posti più belli e una storia da scrivere a pedali, come quando si va senza pensarci troppo su, just ride!
Guido P. Rubino