La questione “cambio ruote” ha due aspetti: uno di velocità dell’operazione, un altro di quantità di tipologie di ruote di cui disporre. Ora: se l’ammiraglia di una squadra si focalizzerà sulle ruote utilizzate dai corridori del team in gara quel giorno, le ammiraglie neutrali si troveranno in una situazione paradossale: dover trasportare più ruote di quanti spazi possano avere a disposizione per avere una sola ruota di ogni tipologia. Vi sembra pazzesco? Anche a noi. Assurdo?
Facciamo due conti:
Troppe ruote diverse
Anche solo tenendoci sugli standard più diffusi le variabili sono le seguenti:
- Anteriore o posteriore
- Dischi da 140 o 160 millimetri
- Perno passante o quick release da 12 o da 15 millimetri
- Campagnolo o Shimano (per la ruota posteriore).
- Ruota per freno tradizionali anteriore
- Ruota per freno tradizionali posteriore Shimano o Campagnolo
In totale sono 21 ruote differenti per avere un cambio (uno solo) sicuro per ogni situazione diversa. Per avere più cambi, basta moltiplicare.
Una situazione insostenibile, insomma, dal punto di vista pratico. Per questo le ammiraglie neutrali stanno andando sulla decisione di ospitare più biciclette con la variabile dei tre tipi di pedali più diffusi (e almeno un paio di misure?).
>>> Ammiraglie neutrali: solo biciclette?
Si tratta comunque di un bel trasportare e di una necessità oggettiva di praticità riducendo gli standard. In che modo? Tanto per cominciare si potrebbe adottare da parte di tutti lo standard dei dischi freno da 160 millimetri che è il più adottato già ora e permette una maggiore dissipazione di calore (e già saremmo) a 12 variabili anziché 18. Ancora troppe a dir la verità.
Che fare ancora?
Niente purtroppo. Ma è chiara l’esigenza di andare verso uno standard comune e condiviso da tutti. Come abbiamo visto in passato le proposte ci sono, vanno perfezionate ok, e rese industrializzabili e poi prodotte e immesse sul mercato. Ma vogliamo scommettere che questo processo sarà più breve del previsto?
Se davvero – come tutto lascia supporre – si andrà verso un’adozione in massa dei freni a disco non si scappa più-
La velocità del cambio ruote
Questa è l’altra questione in sospeso. Se pure ci si accorda tutti (ma mettere d’accordo le case costruttrici è un’impresa praticamente impossibile) su uno standard, resta il problema di smontare ruote e dischi da una pinza con uno spazio di pochissimi millimetri. Un piccolo errore e la pinza si chiude col rischio di non uscirne più in tempi ragionevoli.
Anche qui le proposte non mancano e arrivare addirittura a uno standard come immaginato in un articolo di qualche tempo fa permetterebbe di lasciare disco e pinza (ed anche il pacco pignoni, a questo punto) al loro posto fissati al telaio e cambiare solo le ruote che, andando avanti con la fantasia, ma neanche troppo, potrebbero essere interscambiabili tra loro: quindi avere una ruota adatta sia al montaggio anteriore che posteriore.
>>> Freni a disco, sicurezza e rapidità, ecco una soluzione
Stravolgimento esagerato? Affatto, è più facile di quanto si pensi. Certo, i brevetti ci sono e per le aziende importanti si tratterà di acquistarli o aggirarli in qualche modo con altre novità ancora. Ma è solo un momento di passaggio, potete scommetterci.
Intanto, però, i meccanici della strada potrebbero prendere spunto dai colleghi della mountain bike. Guardate questo cambio ruote:
In questo caso si tratta di una soluzione messa a punto da Focus, chiamata Rapid Axle Technology studiata per rimuovere rapidamente una ruota montata con asse passante (il video qui sotto spiega come) ed offre i vantaggi del perno passante assieme alla rapidità di montaggio di un quick release (o quasi):
Redazione Cyclinside
Gran confusione in ciesa na anche sul mercato di amatori e appassionati… Imporre uno standard dall’alto (Uci o Federazioni) forse non sarebbe molto democratico ma sicuramente funzionale al mondo del ciclismo.
Vengo dalla MTB quindi non sono famigliare coi problemi degli stradisti… sinceramente non ho capito il problema del cambio ruota se ci sono i freni a disco. Dalla mia esperienza sui cambi ruota da MTB, i freni a disco aiutano di molto a velocizzare l’operazione di cambio. Pinza che si chiude se si sbaglia ad inserire la ruota? Mai successo! Probabilmente i freni a disco per BDC sono diversi da quelli per MTB…
Per quanto riguarda i perni passanti, faccio notare quello sviluppato da Suntour, il Qloc2 (https://vimeo.com/66228877), che sostanzialmente richiede lo stesso tempo di un quick-release.