27 mag 2018 – Se il cambio di scarpini non ha portato bene a Simon Yates è andata certamente meglio a Chris Froome che ha cambiato addirittura la sella.
Ce lo ha fatto notare un lettore che si è firmato come Dennis, proprio commentando l’articolo che avevamo scritto facendo alcune riflessioni sul quel curioso cambio della (ormai ex) maglia rosa alla vigilia di una tappa importante come quella conclusasi a Prato Nevoso.
Il cambio di sella di Chris Froome è stato meno evidente poiché si tratta di un componente certamente meno visibile rispetto alle calzature. Tuttavia non è stato meno importante visto che parliamo anche in questo caso di uno dei punti di appoggio del ciclista sulla bicicletta, quello che, anzi, determina in maniera importante la posizione in sella.
Veniamo ai fatti.
Froome ha corso questo Giro d’Italia (ma anche le altre corse fino a questo punto – anche se non abbiamo controllato nel dettaglio tutte le gare cui ha partecipato) utilizzando la sella Fi’zi:k secondo la fornitura tecnica ufficiale del Team Sky.
Nelle ultime tappe di montagna (a partire dalla frazione con arrivo a Prato Nevoso) però, Froome ha cambiato la sella e non solo.
Alla sella ufficiale ha preferito una più corta, di altra marca: una Specialized Power, opportunamente con le scritte coperte perché non rispondente alla dotazione tecnica ufficiale del Team Sky, che gli ha permesso di avanzare la posizione del bacino senza andare a incorrere, ad esempio, in problemi di misure rispetto ai regolamenti. Non abbiamo conferme circa l’avanzamento e l’innalzamento della sella, come suggerisce il nostro attentissimo lettore, ma certamente una modifica del genere andrebbe in direzione di una pedalata più di potenza che di agilità. In effetti Froome l’abbiamo visto andare forse un po’ meno agile in questi giorni.
In ogni caso la modifica si direbbe decisamente azzeccata visti i risultati. E con buona pace, ammettiamo, di quanto ritenuto normalmente che certe modifiche non andrebbero fatte nello svolgimento di un Giro d’Italia. In questo caso hanno avuto evidentemente ragione Froome e i suoi tecnici anche utilizzando una sella al di fuori delle dotazioni ufficiali. Cosa neanche scandalosa, a dire il vero. Soprattutto con la sella non è infrequente che i corridori utilizzino – opportunamente camuffati – modelli diversi da quanto sarebbe dettato dalle sponsorizzazioni.
La bicicletta di Froome:
La Pinarello Dogma F10 X-Light rosa di Froome e alcuni segreti
GR
Penso il cambio della sella sia stato fatto per scaricare il perineo, in quanto, a mio sapere, nelle corse il linea non c’è limite all’avanzamento sella come invece a cronometro? Chiedo conferma a te che sei molto più informato di me! 😉
No, il limite sono sempre purtroppo i 5 cm dalla punta sella alla verticale sul B.B.; davvero una norma obsoleta. Soprattutto per rendere meglio in salita e a crono, negli ultimi anni si è copiato il triathlon, ossia si avanza molto la sella. Nella foto con froome maglia bianca si vede chiaramente che è stata tagliata la punta sella per circa 2cm, avanzando la sella di 2 cm( e magari aumentando l’attacco manubrio di 1,5cm) Froome ha fatto più agevolmente l’impresa del colle delle finestre!
In questi giorni Nibali lotta al giro 2019, ma anch’egli dovrebbe fare come Froome, perché lo vedo troppo indietro,troppo seduto nelle frazioni in salita.
cosi messo è difficile esprimere 400 watt a lungo. saluti