23 ott 2018 – C’è un modo per aumentare in maniera importante la sicurezza in bicicletta: farsi vedere. Chi va in bicicletta teme di non essere visto da automobilisti che troppe volte guidano oltre i limiti di velocità e che, semplicemente, non si aspettano di incontrare un ciclista.
I fatti di cronaca parlano chiaro. L’incolumità di chi va in bicicletta è minata sempre più da comportamenti scorretti di chi frequenta le nostre strade e, se da una parte molti indisciplinati sono proprio quelli a due ruote, dall’altra c’è un dato di fatto incontestabile: i ciclisti coinvolti in incidenti sono, nella maggior parte dei casi, pedalatori solitari vittime di automobilisti distratti. Ciclisti che non si notano sulla strada proprio perché da soli, e non certo i gruppi, pur maleducati, di chi viaggia in doppia o tripla fila dove non è proprio il caso.
Il messaggio è passato più volte sulle pagine di Cyclinside e anche le testimonianze dei lettori parlano di una preoccupazione sempre più diffusa.
C’è da lavorare molto sulla sicurezza in bicicletta, anche perché i messaggi di odio che spesso passano tra ciclisti e utenti motorizzati della strada sono un deterrente per chi voglia compiere il passaggio dal motore a scoppio ai pedali.
Se da una parte, però, c’è da migliorare il senso civico e la buona educazione (nonché il rispetto delle leggi), dall’altra si può fare qualcosa direttamente, rendendo il ciclista più visibile che mai.
I sistemi di illuminazione in bicicletta sono sempre più diffusi ed efficienti e può valere l’esortazione di un utilizzo anche in pieno giorno, almeno per la luce posteriore. Poi, proprio grazie all’evoluzione tecnologica sul mercato stanno comparendo indumenti e accessori riflettenti. Utili in tutte le condizioni di scarsa luminosità.
Abbigliamento e accessori che ancora di più possono tornare comodi in autunno, con le giornate che si accorciano e la voglia di pedalare che vuole sfruttare ancora il bel tempo. Oppure, semplicemente, per chi voglia proseguire un programma di allenamento prevedendo di pedalare dopo il tramonto.
Sono sempre di più i ciclisti cittadini che sfruttano strade illuminate a mo’ di circuito per tenersi in forma in inverno ed arrivare alla bella stagione già con un numero importante di chilometri nelle gambe.
E allora, per farsi vedere, c’è solo l’imbarazzo della scelta, dalla testa ai piedi. E fa piacere che un’azienda come Larm, che distribuisce in Italia alcuni dei marchi più importanti del ciclismo, abbia focalizzato la propria attenzione proprio sul tema della sicurezza, proponendo dei prodotti specifici per la tutela del ciclista. È la campagna #quandovadoinbicicletta che l’azienda bolognese sta per lanciare attraverso i propri canali.
Scarpini
Rendere riflettente il piede del ciclista è una soluzione efficace perché attira ancora di più l’attenzione, proprio per il movimento ritmico. Non a caso nelle biciclette da città i rifrangenti sui pedali sono sempre stati presenti. Oggi si può andare oltre mettendo inserti riflettenti sulle calzature oppure, ancora di più, ricoprire tutta la tomaia di materiale catarifrangente. Il movimento ritmico del ciclista mette in evidenza ancora di più la presenza su strada.
Abbigliamento
Sempre più diffuse, poi, sono gli inserti rifrangenti come rifinitura di maglie e pantaloncini. Per i più esigenti in questo senso c’è pure chi è andato oltre. L’esempio lo prendiamo ancora da Giro che, con la linea Studio Reflective propone una serie composta da giacca e gilet antivento con parti riflettenti molto ampie così come per i pantaloncini dotati di rivestimento stretegico per essere visti bene sia da dietro che lateralmente.
Caschi
Nell’esortazione alla visibilità del ciclista non potevano mancare gli accessori di sicurezza per antonomasia: i caschi. Ancora Giro propone una versione speciale del casco Synthe, con bande riflettenti applicate sul guscio esterno. Anche Bell, altro marchio americano (importato sempre da Larm) specializzato in caschi, ha messo in catalogo prodotti con la finitura riflettente. Sono ben tre i caschi proposti con questa caratteristica: il Falcon Ghost, lo Z20 Ghost e il Formula Led che, oltre ad avere gli inserti riflettenti, è dotato anche di una luce led rossa nella parte posteriore.
La visibilità è un passo in più verso la sicurezza e vale la pena compierlo con prodotti opportuni. Un passo che deve diventare parte di un cammino comune in cui ogni utente della strada deve fare la sua parte con responsabilità. Non si scappa, perché il prezzo da pagare è sempre troppo altro e non più accettabile.
Ulteriori informazioni sui prodotti e sulla campagna #quandovadoinbicicletta, su www.larm.it
Redazione Cyclinside