23 mar 2019 – Pochi temerari sono partiti dopo cinque chilometri dal via. Hanno resistito e si sono fatti vedere, gli altri dietro, a chiacchierare mentre Milano si allontanava. Lo ha detto Sagan prima di partire: i primi 200 chilometri sono strada da godere, poi vedremo.
Piccoli lampi prima del Poggio. Un fenomenale Niccolò Bonifazio nella discesa della Cipressa stacca tutti, solo 20 secondi che recuperano con calma dal gruppo. Ma forse una discesa del genere non si era mai vista. Davvero pazzesca. Le moto sembravano fare da tappo, ma non c’era verso di staccarlo. Poco influenti in ogni caso.
Poi il Poggio. Tutti lì. Nelle prime 10 posizioni si sono selezionati i corridori più forti con la Deceunink Quick Step che prende in mano la situazione con Stybar e Alaphilippe dietro (che riguadagna posizioni con facilità dopo aver fatto la Cipressa dietro) che pedala con una facilità notevole. Soffre Viviani tra i primi e deve perdere le ruote.
Il primo attacco è di Bettiol e poi Alaphilippe come una cannonata. Potenza di Sagan per chiudere, ma non stava male? Lo vedi che ha giocato con gli altri?
Sì, perché Sagan dopo aver ripreso il francese rilancia pure a chiudere in cinque minuti e 47 secondi tutta la salita, non è record ma è comunque velocissima.
Rimangono solo i più forti davanti: Trentin, Sagan, Kwiatkowski tra gli altri. Alaphilippe rimane a ruota senza forzare mentre prova a rientrare Matthews. Questo Sagan, davanti, fa davvero paura adesso. Rientrano in tanti, tra cui Oss e Naesen, c’è anche Van Aert.
Lo scatto sull’Aurelia è di quelli che fa male: è Trentin a partire e se non fosse proprio per Van Aert potrebbe essere il suo momento.
La volata arriva in un baleno. È lanciata fortissimo da Mohoric e poi Alaphilippe. Sagan perde l’attimo e non recupera più. Invece va Alpahilippe e tiene e non molla più. Alza le braccia.
La Sanremo è sua.
Naesen è secondo, terzo Kwiatkowski e poi Sagan che si era perso dietro a Valverde.
Redazione Cyclinside
E se non vado errato, prima vittoria in una classica monumento per i freni a disco…