14 gen 2019 – Sta facendo un certo clamore l’annuncio della Bora – Hansgrohe di far correre alcuni suoi corridori, tra cui Peter Sagan, con un telaio in alluminio nella prima tappa del Tour Down Under. Come abbiamo visto nel nostro articolo dedicato, non si tratta di un ritorno al passato ma, più propriamente, di un’ottimizzazione che sfrutta le caratteristiche che ogni materiale può offrire a seconda delle necessità della bicicletta e della gara. Discorso interessante su cui non mancheremo di tornare.
Ma le evoluzioni non finiscono qui. Sempre al Tour Down Under Sagan e compagni stanno utilizzando anche delle coperture tubeless. In particolare, la soluzione adottata dalla bora Hansgrohe, la squadra del tre volte Campione del Mondo consecutive prevede le ruote Roval CLX 64, in fibra di carbonio con coperture tubeless S-Works Turbo RapidAir.
Se si tratta dell’inizio di una svolta è presto per essere detto (in effetti non è la prima volta che coperture di questo tipo vengono utilizzate dai pro’, ma ora pare esserci una convinzione in più), c’è da dire che i vantaggi delle coperture tubeless potrebbero essere interessanti anche per i corridori professionisti. L’assenza della camera d’aria permette di ridurre drasticamente gli attriti interni e questo si traduce con un minore spreco di energie e quindi maggiore scorrevolezza. La pressione di esercizio minore va a favore del comfort e della tenuta della gomma, mentre la presenza del liquido antiforatura interno può permettere una tenuta migliore in cosa di problemi.
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Redazione Cyclinside