21 nov 2020 – Questa volta pare che ci siamo proprio. Shimano, nei brevetti registrati, parla di un gruppo a 12 velocità per bicicletta da corsa. Quante volte abbiamo parlato anche su queste pagine, dei nuovi brevetti Shimano? Questa però pare davvero la volta buona e, probabilmente, è anche colpa della pandemia se l’annuncio non è stato fatto prima.
Cosa si evince dai brevetti registrati da Shimano ai primi di novembre? Che la casa orientale sta lavorando a un nuovo gruppo, a 12 velocità e con funzionamento wireless. Una novità assoluta per Shimano? A dire il vero no, visto di un sistema senza fili si era parlato circa dieci anni fa, ma poi non se ne seppe più nulla. Era però stato fatto qualche test, a quanto si dice, con la formazione della Rabobank.
Nuovo Dura Ace?
Il riferimento è, con molta probabilità, alla serie Dura Ace, storicamente la prima a recepire le novità che poi vanno, man mano, a scendere anche sugli altri componenti. Secondo quanto riferisce anche Cyclingnews il nuovo gruppo sembra essere ancora in doppia versione di freno ma, per il momento, si parla solo della versione elettronica (niente componenti meccanici, quindi?).
Al tempo stesso anche Shimano ha preso in considerazione il pignone da 10 denti visto l’ampliamento della scelta dei pignoni che, pare, possa arrivare fino a un pignone maggiore da 48 denti che, evidentemente, è dedicato al fuoristrada.
Come funzionerà il sistema wireless?
Nei brevetti che abbiamo avuto modo di vedere, si parla di un’unità di trasmissione in corrispondenza del manubrio e i ricevitori posizionati su cambio e deragliatore. Al tempo stesso si parla anche di una unità di generazione di energia che potrebbe essere posizionata sul cambio posteriore e funzionare così da piccola dinamo per offrire così una tenuta costante del livello di carica ed eliminando la necessità di una ricarica periodica. Sarebbe una svolta molto interessante visto che la questione è stata parecchio dibattuta in passato domandandosi se preferire un’autonomia limitata con un sistema elettronico al posto di una illimitata con un sistema meccanico (o idraulico, come nel caso di Rotor).
Nei disegni di brevetto l’alimentazione dei cambio e deragliatore dovrebbe essere demandata a un’unica batteria.
Quanto bisogna aspettare?
La domanda degli appassionati è, a questo punto, rivolta a sapere quando si potranno finalmente vedere e acquistare i nuovi componenti.
Conoscendo i precedenti ci sarà da aspettare, con ogni probabilità, almeno la prossima estate.
Redazione Cyclinside