27 mag 2018 – Esattamente un anno fa, ciclisticamente parlando, vi stavamo raccontando della bicicletta rosa preparata per Tom Dumoulin. Una bicicletta con cui l’olandese non avrebbe mai corso al Giro d’Italia 2017 perché conquistò la maglia rosa nella cronometro finale da Monza a Milano.
Quella bicicletta gli fu consegnata durante il festeggiamento nel capoluogo lombardo e vi raccontammo di come ci fosse anche qualcosa di nostro, visto che ci eravamo trovati, in maniera un po’ rocambolesca, a curarne qualche finitura. Per chi volesse approfondire ecco il link:
>>> Storia della bicicletta rosa di Tom Dumoulin
Oggi aggiungiamo un altro capitolo a questa storia un po’ surreale e fatta di dietro le quinte. Sì, perché in un Giro d’Italia non è solo la tattica a essere studiata in anticipo, ma anche tutto il resto. E se vedete un corridore con qualche dettaglio della bicicletta, o tutta la bicicletta, del colore della maglia che indossa, è perché c’è un lavoro, dietro, partito con anticipo.
Capita così che anche quest’anno dai vertici di Giant, l’azienda taiwanese che fornisce le biciclette alla Sunweb, la squadra di Dunoulin, si sia deciso di scommettere sulla vittoria del capitano del team preparando una bicicletta rosa da sfoggiare per l’ultima tappa romana. Certo, se l’anno scorso le cose sembravano più facili e la vittoria di Dumoulin poi è effettivamente arrivata nella cronometro finale, ora la situazione era tutt’altro che facile. E in effetti non è andata bene, anche se il secondo della classifica generale ha lottato davvero come un leone per provare a mettere in crisi Froome.
Però la bicicletta era lì, già pronta nel caso che… (e perfettamente montata, stavolta). Sarebbe un peccato non farla vedere. Tra l’altro, in questa versione della TCR Advanced di Giant era stata aggiunta anche la grafica dorata che riprendeva le forme del trofeo senza fine.
Avevano pensato proprio tutto in Giant, con buona pace, ancora una volta, della scaramanzia. In realtà avevano pensato anche di tenere segreta questa fotografia. Ma, in qualche modo, ci siamo arrivati lo stesso (e no, questa storia non ve la possiamo raccontare).
GR