Si tratta di piccole escrescenze metalliche che fanno sì che la ruota anteriore non possa fuoriuscire dalla forcella nel caso malaugurato di un allentamento accidentale del bloccaggio.
La comparsa di questi bloccaggi di sicurezza è avvenuta nella mountain bike e la bici da strada, come per altre cose decisamente più fortunate, l’ha sposata incondizionatamente. In effetti si tratta di una scelta dettata più dalla moda che per un effettivo motivo di sicurezza. Se poi si considera l’assoluta mancanza di praticità di una soluzione del genere ecco venire fuori una bella inconguenza.
A che serve il bloccaggio rapido per la sostituzione della ruota se poi si deve star lì a svitarlo se no la ruota resta inesorabilmente intrappolata?
Su strada le vibrazioni sono minori e una soluzione del genere non è giustificata. Se pure un contatto accidentale con un altro ciclista dovesse allentare il bloccaggio (è, praticamente, l’unica possibilità perché questo avvenga) c’è la forza di gravità a tenere salda l’unione ruota – forcella e le vibrazioni che ne deriverebbero sarebbero di sicuro avviso per il ciclista.
Sulla mountain bike la cosa ha più motivo vista la differenza notevole di vibrazioni e colpi subiti dalla bici
Che fare allora?
Fino a qualche anno fa i meccanici dei ciclisti pro’ limavano i forcellini fino a togliere completamente il bloccaggio. Un cambio ruote veloce è impensabile che possa avvenire con questo handicap. Questa soluzione è però pericolosissima se fatta da mani inesperte: c’è il rischio di danneggiare la forcella innescando una cricca nel forcellino stesso o nel punto di incollaggio agli steli in carbonio con cui sono realizzate la maggior parte delle forcelle di alta gamma presenti sul mercato.
Le case costruttrici, infatti, sconsigliano assolutamente un intervento del genere (che fa anche decadere la garanzia del prodotto).
Con i nuovi regolamenti UCI, inoltre, questa pratica è stata vietata a tutti i livelli perché non è possibile fare modifiche sulla sicurezza su componenti di serie che devono essere utilizzati anche dai pro’.
Una voce fuori da coro
L’unica ditta che non si è fatta prendere dal “delirio da mountain bike”, per ora, sembra essere la sola Columbus. Le sue forcelle in carbonio sono state inizialmente presentate con il bloccaggio ma poi, viste anche le sollecitazioni derivanti da chi utilizza la bici per correre, è tornata indietro eliminando l’inopportuno bloccaggio. Attualmente la ditta lombarda è arrivata ad un ottimo compromesso. La protuberanza è meno accentuata ed è stata posta solo sulla parte posteriore del forcellino. Allentando il bloccaggio rapido la ruota resta su, ma basta dare un colpo deciso perché possa fuoriuscire senza interventi addizionali. Stesso discorso per il rimontaggio: basta un piccolo colpetto e la ruota torna in sede