20 ott 2018 – Più di un lettore ci ha chiesto informazioni circa il casco utilizzato dalla nostra Marta Villa in occasione del test della Liv. Eccovi allora una recensione al volo. Non si tratta di uno degli ultimi modelli ma, come accennato in occasione della nostra visita da Rh+ è un casco molto valido e sviluppato assieme sviluppato insieme al team Fundacion Contador, coniugando aerodinamica e capacità di ventilazione interna.
Lo Zeta Alpha è il frutto della ricerca che il brand italiano ha compiuto sfruttando i concetti della dinamica dei flussi e i test nella Galleria del Vento del Politecnico di Milano.
Perché unire ventilazione e aerodinamica?
Per trovare il giusto, e più performante compromesso, per chi vuole essere veloce e indossare un prodotto che non scaldi la testa. A volte infatti, la scelta della chiusura dei fori del casco ha compromesso la traspirazione oltre che il peso finale del casco.
Rh+ ha creato l’Aero Advanced Design attraverso il quale sono state studiate le linee di flusso che l’aria genera intorno al casco in maniera statica, “a banco”, oltre che ai flussi generati intorno al ciclista in sella.
Le variabili che entrano in gioco in questo caso, quando si pedala e quando si simula nella Galleria del Vento, sono parecchie come: l’altezza del ciclista, l’inclinazione della testa, il livello di calzata, quindi come ci sta il casco in testa, la dimensione di viso e torace, la capacita di rimanere nella stessa posizione inarcando la schiena.
Molti fattori entrano in gioco
Insomma, si tratta di uno studio a più variabili molto complesso e al quale il Powerlogic Lab di rh+, il suo reparto R&D, ha risposto con un prodotto che andasse incontro in modo positivo alla ricerca dell’aerodinamica ma che non rinunciasse ad altri plus come appunto la ventilazione. Bilanciando i flussi d’aria dentro il casco, con quelli esterni nei diversi angoli di incidenza, è stato creato lo Zeta Alpha con i concetti appunto dell’Advanced Aerodinamyc Design.
Il collaudo e le caratteristiche tecniche
Si tratta di un casco che abbiamo usato parecchio e anche oltre le necessità del test perché ci siamo trovati naturalmente bene. Soprattutto perché ventilato e con un fit molto preciso.
Da segnalare quindi proprio per questo il sistema di chiusura, Power FIT Evo (evoluzione del Power FIT 2) molto preciso, ridotto rispetto al precedente che avvolge bene la nuca e permette una regolazione molto precisa sul piano venticale in tre posizioni. Si tratta di un casco disponibile con sistema MIPS o meno, ed è dotato di un divider laterale regolabile molto facilmente. L’anello in policarbonato co-stampato garantisce migliore resistenza meccanica in caso di impatto, oltre a renderlo più resistente in caso di abrasione.
La costruzione è stata eseguita con un co-stampaggio di calotta esterna in policarbonato termoformato e calotta interna in EPS, questo per guadagnare in termini leggerezza.
L’imbottitura è anallergica in tessuto rh+ Fire Dry (con un alto grado di traspirazione, leggerezza e che si asciuga rapidamente) removibile e lavabile, realizzata in un unico pezzo a cellule aperte 3D per assicurare massimo comfort e rapida dispersione del sudore.
Cap
Lo Zeta Alpha è dotato di cap removibile con una mano per una aerodinamica aggiunta o protezione in caso di maltempo.
In più…
Adesivi rifrangenti per essere visibili meglio e sempre e sacchetto porta casco in microfibra personalizzata rh+.
E per le ragazze che pedalano lo Zeta Alpha grazie alla triplice regolazione del Power Fit Evo acquisice la caratteristica di “pony tail” quindi nessun problema per chi ha i capelli lunghi e li vuole sistemare al meglio.
Il casco Zeta Alpha è disponibile in 7 colori e due taglie: XS/M (54-58) e L/XL (58-62) con un prezzo al pubblico di 169,90 Euro (199,90 con sistema Mips).
Ulteriori informazioni: https://zerorh.com
Marta Villa