2 mar 2018 – Il rinascimento della bicicletta è un bel modo di pensare, un riscoprire la bicicletta protagonista di artigianato e cultura, interpretata nella sua essenza e nelle migliori espressioni: quelle di alcuni artigiani italiani che rappresentano una nuova rinascita.
Viene da pensare a Edoardo Bianchi, ma anche a Nane Pinarello, Ugo De Rosa ed Ernesto Colnago, nomi storici, prima ancora di essere marchi riconosciuti e ricercati in tutto il mondo. Dei simboli, diventati colonne.
Ora c’è una ripartenza, già da un po’ a dire la verità, opera di altri artigiani più giovani ma in quella scia di inventiva e stile. Il nuovo Edoardo Bianchi potrebbe essere un ragazzo che sa tutto di saldature e fa i suoi telai uno per uno. Nella scia di Colnago potrebbe essercene un altro appassionato di meccanica e curioso di ricerca estetica.
Ora si chiamano Pegoretti, Legend, Passoni, Pedemonte, Ird, ma anche Cinelli, che quando si tratta di innovare e rinnovare non manca all’appello, così come si può ritrovare un simbolo come Taurus, l’eccellenza di Campagnolo, poi Selle Royal che ha dato spinta e nuova linfa a Brooks, ma anche Columbus, poi Fabrica Cycles e lo stile pazzesco di T°Red, Verducci, Barco e quel marchio “Eroica” che ricompare, quasi per magia, quando il ciclismo si guarda un attimo indietro per ripartire in avanti. Come quando si tira su il pedale per spingere più forte.
E non è un caso. Ma quanti altri marchi vedremmo bene in questa mostra.
Il Rinascimento italiano ha portato l’Europa fuori dal Medio Evo, ora c’è una nuova spinta a firma italiana che proietta la bicicletta nel mondo della moda e dello stile, che ne fa qualcosa di più di un mezzo per muoversi e tenersi in forma. La bicicletta è necessità nei centri urbani soffocati e diventa cultura e riscopre la tradizione.
Ecco perché vale la pena fare un salto in Triennale, a Milano, tra il 2 marzo e il 2 aprile a visitare “The Bicycle Renaissance” che, chissà perché, l’hanno voluta chiamare in inglese pure se è esaltazione d’Italia. Ma la bicicletta piace anche per questo essere un po’ snob a volte. E un po’ di cipria, forse, ci sta pure bene.
Sorridi.
Per chi volesse saperne di più: http://www.triennale.org/mostra/the-bicycle-renaissance/
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Guido P. Rubino