17 lug 2018 – La giornata di riposo dei corridori non è giornata di riposo per i meccanici. Soprattutto se nel giorno precedente le biciclette sono passate sul pavé.
«Le abbiamo dovute ricontrollare tutte – ci spiega Miky, meccanico olandese della Wanty Gobert, nello spiazzo antistante l’albergo vicino ad Annecy, da dove è il prossimo via di tappa – non si è rotto nessun telaio, ma per la componentistica c’è stato un bel po’ da fare».
Ha voglia di chiacchierare Miky, è solo la prima settimana di Tour e non c’è ancora quella stanchezza dell’ultima settimana che taglia le gambe ai corridori e le parole ai meccanici. Ma lui è anche un meccanico molto giovane e, pure se l’abbiamo visto al lavoro ininterrottamente per tutta la giornata – solo una pausa al volo per il pranzo – non sembra stanco. Non troppo almeno. E controlla una bicicletta dopo l’altra.
«Abbiamo rotto quattro cambi, più altri componenti – spiega, mentre sostituisce pattini freno e allinea un forcellino del cambio – e c’è da pulire la polvere».
I pattini freno sono mangiati dalla polvere. Ci sarebbero voluti i freni a disco? La battuta gliela facciamo ma lui è chiaro «I miei colleghi del gruppo (gli altri meccanici dei pro’, ndr) non li gradiscono perché ancora non sanno lavorarci bene, sarà questione di tempo. Anche con il cambio ruote: roba che si può fare in una decina di secondi».
Poi ci dà una prova di velocità: cambia una catena al volo: allinea il cambio sui pignone e corona più piccoli e la mette su, prende la misura, taglia, monta la falsa maglia e via: pronta.
Continua a verificare cambio e allineamento del deragliatore. Pochi secondi ed è il momento di passare lo spray a lucidare telaio e componenti. E via a un’altra bicicletta.
E allora ci spingiamo a un’altra domanda:
Avete utilizzato tutti cambi elettronici anche ieri, sul pavé? Perché molti corridori hanno preferito il meccanico.
«Abbiamo solo questi e siamo riusciti a farli funzionare bene – spiega Miky – molti corridori non li vogliono perché le vibrazioni eccessive spesso scuotono le leve di comando fino ad azionare la cambiata».
Chiacchierando e montando nastri manubrio, le biciclette vengono sistemate tutte quante, allineate e pronte per la prossima tappa. Smonta le guarniture e ci mette il nastro adesivo su cui scrive il nome del corridore.
È il momento delle montagne e rapporti da preparare.
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Guido P. Rubino