24 giu 2019 – Era una sfida.
C’è quella frase che troppe volte si sente dire quando si parla sui freni a disco. Un “sì però” che andava affrontato per non scivolare sempre in quei discorsi che fanno pensare a convenienze lontane dall’interesse dei clienti.
Belli i freni a disco, peccato che le biciclette, così costruite, pesino di più e siano meno pratiche.
Ecco il nodo ormai al pettine da troppo tempo.
Poco importa che quel peso limite delle biciclette, ormai di un’era geologica fa, quando si parla di tecnologia, fosse comunque quasi raggiungibile scegliendo i componenti giusti. Cosa te ne fai di una bicicletta superleggera se poi devi metterci i pesi per raggiungere i fatidici 6,8 chilogrammi?
Altri discorsi e allora va bene pure un telaio che pesa un po’ di più, coi freni a disco, e magari poi si mettono ruote superleggere.
Discorso logico e percorribile. Ma si può andare oltre: ecco la sfida di Wilier Triestina e della nuovissima Zero SLR. Un telaio così leggero da apparire diverso da tutti gli altri prodotti destinati al supporto dei freni a disco. Un telaio da scalatori, ma rigido e robusto abbastanza per accontentare tutti i corridori del gruppo.
Una presentazione speciale, quella voluta da Wilier Triestina presso la propria sede di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza, che ha visto coinvolti anche due corridori di punta del team attualmente sponsorizzato dalla casa italiana: Lilian Calmejane e Niki Terpstra, del team Total Direct Energie, l’olandese ancora in ripresa dalla caduta che lo ha visto tagliato fuori dalle Classiche più belle, ai tempi della presentazione di cui vi stiamo raccontando.
La sfida sul materiale
La bicicletta moderna ha spostato gran parte della ricerca telaistica sulle forme e, soprattutto, sui materiali. Per avere determinate caratteristiche, reazioni meccaniche “intelligenti”, i materiali vengono elaborati in laboratorio e il composito si presenta come il campo di ricerca d’elezione.
Fibra di carbonio e resina, ma anche altro e, ancora di più, fibre di carbonio selezionate con cura, poi assiemate secondo un progetto preciso. A dirlo sembra quasi facile. Ottenere un telaio con delle caratteristiche da top di gamma, per freni a disco, e con un peso record, c’è da lavorarci un bel po’.
Il risultato parla forte: 800 grammi per un telaio misura M. Pazzesco? Quasi.
Il motivo tecnico è proprio il materiale. In Wilier Triestina lo chiamano Hus-Mod, un insieme di fibra di carbonio e uno speciale materiale chiamato Liquid Cristal Polymer, una soluzione che migliora la resistenza all’impatto e aumenta lo smorzamento delle vibrazioni.
STW – Rigidità e peso
Due voci che vengono trattate spesso in maniera generica quando c’è da raccontare un telaio di una bicicletta, sono proprio rigidità e peso. Più rigidità e peso inferiore diventano un mantra da inseguire come valori assoluti. Piuttosto è il rapporto tra esse ad essere importante. La rigidità torsionale e il peso del telaio vengono definiti con l’acronimo STW (Stiffness to Weight)e i valori.
Una linea essenziale
Quello della Zero SLR è una linea pulita che non ricerca artifici estetici. Particolarità pure ce ne sono. Il carro posteriore compatto, il tubo obliquo importante e quello superiore sagomato nella parte bassa e con uno sterzo di grandi dimensioni e anche una forcella speciale.
La forcella è asimmetrica come il carro posteriore. Concetti già presenti in Wilier Triestina ed esaltati dall’asimmetria del freno a disco che vuole irrobustita la parte di sostegno. La forcella lascia lo spazio abbondante per coperture di maggiore sezione (fino a 28 millimetri). Il disegno prevede i foderi più lontani tra loro a tutto vantaggio dell’aerodinamica. Il peso della forcella è pure molto contenuto: 430 grammi.
Integrazione
Il telaio Zero SLR viene definito minimale dalla stella Wilier Triestina, e lo è ancora di più se si pensa che tutti i cavi di collegamento, compresi i freni a disco idraulici (al momento la bicicletta viene proposta esclusivamente in questa versione e, viste le caratteristiche viene da pensare che un telaio per freni “rim brake” dovrebbe essere in progetto molto diverso), scorrono all’interno del telaio.
L’integrazione passa, principalmente, per il cockpit, la parte anteriore della bicicletta. Il manubrio integrato Zero (peso: 330 grammi nella misura 100×42) è realizzato in monoscocca e fa scorrere internamente tutti i cavi. Il disegno è senza fronzoli: anche qui linee essenziali, forme arrotondate per favorire l’ergonomia, l’appoggio delle mani. Il sistema di regolazione dell’altezza manubrio prevede dei distanziali smontabili che possono essere messi tra attacco e serie sterzo completando perfettamente la linea della bicicletta. I distanziali sono smontabili e possono essere aggiunti e tolti facilmente senza dover smontare tutto il sistema.
Nella parte anteriore del piantone è presente il sistema di serraggio del reggisella. Si tratta di un expander alloggiato tatticamente e visibile solo per la vite di serraggio (raggiungibile dalla parte superiore del telaio) e per l’ispessimento presente tra tubo superiore e piantone.
Lo sviluppo geometrico del telaio è affidato al “Balanced Design”. Nelle sei misure in cui viene realizzato il telaio, si modificano anche i diametri delle tubazioni così che ogni misura di bicicletta abbia lo stesso comportamento dinamico e di rigidità.
Sistema Accu-Fit
Dalle misure del telaio al posizionamento in sella il ragionamento è sempre dedicato. Il setup della Zero SLR è stato studiato con attenzione per poter offrire tutte le soluzioni possibili per soddisfare le necessità di ciclisti di qualsiasi taglia.
Tutto si gioca sulle misure del telaio (sei, come abbiamo visto), quelle del manubrio integrato (cinque misure) e la disposizione dei distanziali (sette configurazioni possibili).
Già “giocando” tra distanziali e misura manubrio, quindi, ci sono ben 25 possibilità di viariazioni possibili che possono essere moltiplicate, a loro volta, per le sei misure di telaio in cui viene realizzato il modello Zero SLR. Il reggisella, inoltre, è disponibile in versione con doppio offset: a zero o a 15 millimetri.
Speed Release
Le biciclette della linea Zero SLR di Wilier Triestina vengono fornite con larghezza battuta del mozzo da 142 millimetri per la ruota posteriore e 100 millimetri per l’anteriore e montano il sistema Mavic Speed Release per velocizzare le operazioni di cambio ruota.
Opzioni e prezzi
Galleria fotografica
Ulteriori informazioni: https://www.wilier.com/it
Guido P. Rubino