6 lug 2017 – Sulla salita di ieri si è visto un Aru incredibile. Se questo è il suo reale livello durante tutto il Tour e non è stato solamente un giorno di sensazioni eccezionali, Fabio ce ne farà vedere delle belle. Il miglioramento rispetto agli anni passati è abissale.
Forse mi sbaglierò ma mi sembra che Aru abbia leggermente modificato la posizione in sella, portandosi avanti con il bacino e rimanendo più dritto di busto. Penalizzata l’aerodinamica, ma se la mia sensazione è giusta prosegue il trend degli stradisti di copiare la posizione degli atleti in mountain bike. Il primo a fare questo fu Lance Armstrong, il quale dichiarò più volte che per lui era più importante avere il busto alto e ventilare al meglio piuttosto che pensare all’aerodinamica, ribaltando quindi le posizioni estremamente basse degli anni ’90. E proprio Armstrong, atleta proveniente dal Triathlon, fu il primo a dire che aveva preso spunto dal fuoristrada.
Ieri Aru sembrava pedalare costantemente in piedi, anche quando era seduto. Posizione che di solito contraddistingue Froome. E se posso dire anche un po’ troppi movimenti busto – spalle – testa, proprio come Froome, ma che non sono molto eleganti e nemmeno redditizi in termini prestazionali. Resta il fatto che ieri si è dimostrato non uno degli scalatori del Tour, ma LO scalatore del Tour.
Stefano Boggia (www.daccordistore.it)