23 ago 2018 – La notizia è scivolata quasi di nascosto, così come il carattere di Dario Pegoretti, telaista convinto e deciso con la saldatrice in mano, ma altrettanto schivo nella vita. Dario Pegoretti non c’è più. Difficile da digerire questa cosa pensando a Dario. Uno così, pieno di idee e invenzioni è sempre stato un’istituzione.
Una notizia rimbalzata da un amico, poi la conferma con una telefonata. A quanto sappiamo Pegoretti avrebbe avuto un problema di cuore nel tardo pomeriggio, attorno alle 19.00. E se n’è andato proprio vicino alla sua azienda.
Difficile commentare una cosa del genere. Una persona che, al di là della bravura nel suo lavoro, era anche una mente vulcanica e ricca di idee: vi siete mai azzardati a chiedere un colore preciso per un telaio? Avrebbe fatto comunque di testa sua, ma lasciando tutti pienamente soddisfatti.
Era così Dario, esuberante e preciso nel lavoro, dove spesso ha dovuto prendere anche decisioni importanti. Una fonte continua di racconti anche al di là dei telai. Come quando venne a seguire la presentazione di un libro di Claudio Gregori e poi ci confessò: «Sai che io sono stato suo alunno quando insegnava? Mi viene ancora l’agitazione a vederlo, era severissimo».
Oppure una delle prime volte che l’avevamo conosciuto, in una fiera di tanti anni fa. Passò per il suo stand Ugo De Rosa, che Dario considerava uno dei suoi maestri (ma la stima era reciproca). “Stai lavorando bene?” gli chiese il signor De Rosa. Dario in quel momento si fece serissimo e spiegò il suo lavoro a De Rosa come uno studente che risponde a un’interrogazione sperando di essere preparato a sufficienza.
Era così Dario. Molti lo chiamano – lo chiamavano – maestro perché era un po’ il faro di un modo di fare telai artigianali nuovo e pure sulla scia della grande tradizione italiana. Ma era pure sempre pronto a mettersi in discussione e a imparare cose nuove e a sorprendere tutti.
Stavolta, però, avremmo voluto una sorpresa diversa.
GR
Very sad to read about the loss of Dario. He was a warm-hearted person and a great figure in the modern era of frame building. I bought one of his frames in 1994 and still have it.
Riposa in pace
… ha lasciato i suoi colori ovunque.
Io ho conosciuto Dario nell’officina di Levico mi aveva fatto il telaio e in vacanza sono passato da lui per installare il reggisella che non aveva la canonica misura di 27,2 mi disse se ero matto a pedalare con quel caldo gli dissi che ero molto soddisfatto della bici ( lui non ha voluto farmi il telaio che volevo io perché troppo leggero per la mia statura…capite e adesso vendono il carbonio anche ai pesi piombo )e anche del colore a sorpresa con gli spermatozoi dipinti intorno ai tubi.Un personaggio un maestro ( detto anche dal mio meccanico ) la Pegoretti anche oggi ha fatto 95 Km e ha 18 anni !
Riposa in pace troverai Miles lassù.
Daniele Mattiello
Maestro la tua duende anche oggi ha corso dopo 18 anni è perfetta.
Riposa in pace.
ROBERTO PIRANA 29 AGOSTO 2018 MARZO 2001…vuoi che il telaio telo faccia io o seguendo le misure che mi hai portato? Ci fu un attimo di silenzio,guardandolo negli occhi non ebbi nessun dubbio,fai tu! Naturalmente si rivolse parlandomi in dialetto. La mia prima e unica BICI da corsa su misura che ancora oggi posseggo e ne vado fiero! GRAZIE DARIO.
Sono giornalist britannico. (Scozesi)
writing obituary of Dario for major American newspaper.
Apart from Andrea, who are Dario’s family survivors?
What was his wife’s name?
Phil,
Londres
ref: google “phil davison journalist”
Shocked and saddened by this news !
A craftsman, used by many star riders.
I hope that the knowledge gained won’t be lost,
but can be continued in some way.
Maybe too much work, and not enough riding ?
R.I.P.