6 nov 2018 – Quando si passa nello stand di Stefano Doldi e la sua Skopre, si trova sempre qualcosa di interessante. Che sia in Germania, in Italia o a Taiwan, Stefano potremmo definirlo uno scopritore di prodotti talentuosi. Tanti anni fa propose in Italia il marchio GoPro, poi fu la volta di alcuni prodotti innovativi come le tacchette speciali e gli spessori che modificavano l’appoggio del piede sui pedali ideati da Zeno Zani.
Stavolta, a Taipei, ci ha fatto trovare ancora altre cose. Tutte meritevoli di nota.
Spirgrips
Un appoggio in più sul manubrio era l’idea delle prolunghe aerodinamiche. Gli Spirgrips percorrono la stessa via ma in maniera differente. Qui non si parla di aerodinamica, ma di maggiore efficienza nella tenuta del manubrio. L’idea di base è far tenere ai polsi una posizione fisiologica ottimale. Oltre ad affaticare meno, questa soluzione, consente di ridurre i dolori alle mani e alle braccia quando si sta in sella un bel po’ di tempo. Esistono due versioni di Spirgrips, per strada e mountain bike (sa posizionare in prossimità delle leve freno).
Newton+6
Di questo prodotto avevamo già parlato. Il Newton+6 è un misuratore di potenza (oltre che un ciclocomputer) in grado di rilevare i Watt espressi dal ciclista attraverso un algoritmo che parte dalla velocità del vento. Sembra una cosa incredibile ma il funzionamento è straordinariamente efficace. Avevamo fatto anche un test su Cyclinside della versione 5. Per chi volesse lo trova qui (cliccare). Nella nuova versione che Skopre ha presentato a Taipei, ora è molto più veloce la fase di settaggio che, nelle prime versioni richiedeva un po’ di tempo e molta precisione per non incorrere in dati sbagliati. Risolto questo problema c’è da aspettarsi un successo decisamente maggiore.
Buffer
In casa Skopre la definiscono come “membrana”. Si tratta di un inserto da posizionare sotto il nastro manubrio per aumentare il comfort. Non si tratta di un ammortizzatore vero e proprio ma di un materiale, elaborato da Skopre assieme a un produttore americano, in grado di assorbire le microvibrazioni con la conseguenza di affaticare meno mani e braccia del ciclista.
Grail
Grail era uno dei telai che più attiravano l’attenzione della fiera. Triangolo principale tradizionale e poi un carro posteriore dove i pendenti arrivano a fissarsi addirittura sul tubo obliquo. Se le quote geometriche possono corrispondere a quelle di un telaio tradizionale, la propagazione delle forze è decisamente differente. In pratica il tubo piantone è completamente indipendente. Si tratta di una soluzione in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di terreno, sottolineano da Skopre. Inoltre il triangolo posteriore disegnato in questo modo, assicura il produttore, permette una stabilità enorme in discesa.
Sulla bicicletta anche altre chicche degne di nota: dalla forcella in doppio materiale con la parte posteriore elastica contenente anche il sistema frenante anteriore. Ovviamente non poteva mancare il montaggio con la UnSaddle. La sella speciale che provvede solo all’appoggio posteriore sulle ossa ischiatiche e previene completamente tutte le possibili conseguenze di chi soffre di patologie del soprasella”.
INTYRE
Più che di un sistema antiforatura questo è un sistema che previene l’afflosciamento delle coperture tubeless delle mountain bike per tutte le specialità. Si inserisce all’interno del copertone come una normale camera d’aria e il resto lo fanno la massa e l’elasticità.
Ulteriori informazioni: https://www.skopre.com
Redazione Cyclinside